Venerdì 17 dicembre, al complesso di Capo di Bove, via Appia Antica 222, a Roma, si terrà il convegno dal titolo Nuovi metodi d’indagine e di ricerche archeologiche lungo la valle dell’Almone.
Avrà luogo il 17 dicembre a Roma, il convegno Archeologia in Caffarella, nuovi metodi di indagine e di ricerche archeologiche lungo la valle dell’Almone finanziato dal Ministero della Cultura e organizzato dal Comitato della Caffarella in collaborazione con UNIFE.
UNIFE grazie alle sue ricerche archeologiche e al suo impegno nella terza missione, con il sostegno di Italia Fenice, tra i promotori del convegno, contribuisce ad una responsabilità condivisa tra istituzioni e cittadini nell’interpretazione del valore culturale del patrimonio pubblico tangibile e intangibile al fianco delle istituzioni del Parco archeologico dell’Appia Antica, dell’Ente Parco Regionale dell’Appia Antica e della Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, tutti coinvolti nella promozione del convegno.
Contesto unico per valori ambientali e culturali, la valle della Caffarella, creata dal fiume Almone e compresa tra le Mura aureliane, la via Latina e la via Appia Antica, è oggi un parco urbano che custodisce monumenti antichi di straordinaria importanza per qualità e stato di conservazione e che costituiscono un patrimonio riconosciuto a livello internazionale. Lo spazio della valle della Caffarella come Parco pubblico è però una conquista relativamente recente, nato dall’impegno civico di un gruppo di abitanti dei quartieri contigui che trent’anni fa fondarono il Comitato della Caffarella per difendere la valle dal degrado e dalle speculazioni edilizie, rappresentando un caso eccezionale nell’ambito della riflessione sul rapporto tra archeologia e società definita “archeologia pubblica”.
Il programma prevede la partecipazione degli esponenti dei diversi enti pubblici impegnati nella tutela, valorizzazione e gestione dell’area, esponenti del mondo della ricerca archeologica, associazioni culturali e cittadini che presenteranno le più recenti scoperte in ambito archeologico e i processi di partecipazione culturale attivati nell’area del Parco della Caffarella, individuando nella ricerca e nella comunicazione un ruolo strategico per la condivisione delle conoscenze e la piena realizzazione delle “comunità patrimoniali”, di cui il caso della Valle della Caffarella costituisce una straordinaria anticipazione.
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